Le strategie di revenue devono, inevitabilmente, tenere conto degli eventi (manifestazioni, congressi, eventi sportivi, etc.) della propria città.
Tuttavia, occorre saper valutare la portata di ciascun evento, ovvero quanto un evento incide o meno sul mercato nel periodo in cui si svolge.
L’errore più comune, infatti, è quello di “sparare” le tariffe nelle date in cui ci sono eventi che, in realtà, non hanno una portata tale da aumentare la domanda in modo considerevole.
Ovviamente, oltre alle caratteristiche dell’evento in sé (numero partecipanti, location, durata, etc.) bisogna tener presente anche la location nella quale si svolge. Se l’evento avviene in una particolare zona, le strutture coinvolte saranno (oltre quelle vicine all’area dell’evento) quelle ben collegate a tale luogo, le altre verosimilmente saranno tagliate fuori e non dovranno considerare l’evento per le proprie analisi di mercato.
Inoltre, in caso di eventi importanti occorre anche considerare il numero delle strutture influenzate. Ad esempio, una partita del 6 Nazioni di Rugby a Roma, che mediamente conta 65’000 presenze (non calcolando che una parte non pernotta perché proviene da Roma o zone limitrofe ed un’altra buona parte è dirottata dalle agenzie di viaggio nelle strutture convenzionate), coinvolge talmente tante strutture ricettive che i risultati in termini di vendite spesso non ripagano chi gioca una politica troppo aggressiva di rialzo.
Possiamo concludere che se da una parte è doveroso tener sempre sotto controllo il calendario degli eventi nella propria zona, è altrettanto giusto analizzare la portata di ciascun evento (e non agire in maniera superficiale o impulsiva, sulla scia dell’emotività) prima di modificare le proprie strategie, correndo il rischio di compromettere le vendite.
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